Eka Pada Rajakapotāsana
Lo Hatha-yōga è costituito da un insieme di posizioni chiamate āsana, e da esercizi di controllo della respirazione (più propriamente del prāna, «soffio vitale»), o prānāyāma.
Si utilizza il respiro per entrare ed uscire da ciascuna posizione, utilizzando come regola generale quella di accompagnare i movimenti in cui il torace si espande con l’inspirazione e quelli in cui il torace si chiude con l’espirazione.
L’obiettivo nella pratica degli āsana è che queste siano stabili e confortevoli (sthira e sukha), come descritto negli Yōga Sūtra di Patanjali.
La pratica dell’ hatha-yoga tende al raggiungimento dell'equilibrio psico-fisico, di una maggiore consapevolezza dei nostri processi vitali, fisiologici e, più in generale, del nostro corpo in ogni sua parte.
Questo equilibrio si verifica sia sul piano fisico che sul piano psicologico.
Lo Hatha Yōga ci aiuta a rimuovere la dualità nella nostra percezione della vita, che si manifesta con il giudizio su noi e sul mondo (giusto/sbagliato, buono/cattivo).
Queste contrapposizioni di opposti vengono sperimentate come conflitti interni ed esterni, e quando riusciamo ad integrarle evolviamo verso uno stato di consapevolezza non duale
Equilibrio e consapevolezza possono arrivare solamente attraverso una pratica costante, la pratica riveste quindi un'importanza fondamentale, andando a modificare lo stato mentale e fisico di chi pratica.
Lo Yōga è l’unione del Sé individuale (Atman) con il Sé universale (Brahman), attraverso la quale riscopriamo il nostro vero Sé la cui natura è verità, consapevolezza, beatitudine.
Lo Hatha Yōga porta molti benefici, migliora lo stato di salute, dona maggiore calma e capacità di concentrazione, tonifica la muscolatura e aumenta la mobilità articolare donando anche maggiore vitalità in età avanzata.
Uno dei principi fondamentali dello Yōga è di non ricercare i frutti delle proprie azioni: la pratica andrà pertanto eseguita per Sé stessa, senza preoccuparsi del risultato.
“Il cammino verso la postura finale assume più importanza della postura stessa”
Tripada Āsana